Con
troppa superficialità, a nostro avviso, l’Assessore Nicastro risponde
al comunicato stampa dei Verdi, a proposito della legge regionale sul
benzo(a)pirene. I rapporti Stato –Regioni, in materia di
ambiente, non sono poi così semplici e scontati come egli vorrebbe far
credere. Infatti, mentre sembrerebbe superfluo ricordare l’articolo 117
della Costituzione italiana (“Lo Stato ha legislazione esclusiva nelle
seguenti materie: tutela dell’ambiente, dell’ecosistema e dei beni
culturali”), consigliamo invece all’Assessore di rileggere la sentenza
n°62 del 2005 della Corte Costituzionale, che attribuisce alla tutela
ambientale la natura di “materia trasversale”, il che consente al
governo di usarla come grimaldello sulle competenze regionali. La
Corte, cioè, ha riconosciuto allo Stato il potere di fissare standard
di tutela uniformi sul territorio nazionale. E’ stata questa sentenza
che ha consentito la censura di alcune leggi regionali che dichiaravano
il territorio regionale “denuclearizzato” e invadevano così la
competenza esclusiva statale in materia di tutela dell’ambiente.
E’ lecito dunque dubitare dell’efficacia della legge regionale testé
approvata, come deterrente rispetto a quanto stabilito dal decreto
155/2010, non solo riguardo ai livelli di benzo(a)pirene, ma anche ai
termini temporali: dire infatti ”nel più breve tempo possibile”, anche
l’Assessore ammetterà, è abbastanza generico, trattandosi di un
cancerogeno di classe “A” e non di borotalco! Al contrario, ci
chiediamo ancora una volta perché la Regione Puglia non abbia sollevato
la questione di legittimità, entro il 14 novembre 2010, rispetto al
decreto 155/2010, in quanto non rispondente alla Direttiva europea 50
del 2008, come noi Verdi avevamo richiesto circa 6 mesi fa. Tra l’altro,
è falso che il DLgs 155 abbia “spostato solo i limiti”! I
limiti sono resi compatibili con i costi economici da sostenere per
l’intervento tecnologico atto al rispetto degli standard di emissione e
validi anche rispetto all’uso delle migliori tecnologie disponibili da
applicare nel procedimento di AIA. Al di là delle polemiche
che non interessano a nessuno, all’Assessore Nicastro, sempre a nostro
modesto avviso, chiediamo di esercitare il proprio ruolo cercando di
attivarsi per iniziare quell'indagine epidemiologica che come Verdi
abbiamo più volte chiesto al Presidente della regione senza mai
ricevere risposta. Si tratta di tutelare realmente la
salute di chi vive in quelle aree e di non dimenticare i tanti ma tanti
operai e cittadini che hanno perso la vita per il sol fatto di abitare
in quelle zone inquinate. Ci attendiamo risposte positive di
iniziative in tal senso.
Bari 28 febbraio 2011
Presidente Regionale dei Verdi Domenico Lomelo
Presidente Provinciale Taranto Gregorio Mariggiò
Bari 28 febbraio 2011
Presidente Regionale dei Verdi Domenico Lomelo
Presidente Provinciale Taranto Gregorio Mariggiò