mercoledì 18 dicembre 2013

La babele della politica (ovvero: ai Manduriani piace così? :) )

Babele uno 
A Manduria, le liste civiche, che nella recente competizione elettorale si proponevano come alternative ai partiti (spesso gli stessi nei quali sino a ieri i loro componenti militavano) descritti come il male assoluto, dai quali prendevano risolutamente le distanze, proclamandosi espressione del nuovo che più nuovo non si può…… a pochi mesi dalle elezioni si affrettano ad accasarsi, confluendo….......nei partiti fino a ieri tanto disprezzati.
E' il caso di alcuni eletti nelle fila della pseudo-lista civica "Proposta per Manduria", confluiti nel movimento "Noi centro per Ferrarese", confluito, quest'ultimo, nel "nuovo centro destra" di Alfano.

Babele due
Partiti che governano la regione rivolgono "petizioni" a mezzo stampa ad un organo periferico della Regione stessa, quale potrebbe definirsi la ASL (i direttori generali-manager vengono nominati dal Presidente della Regione) affinché prenda iniziative a favore dell’ospedale “Giannuzzi” di Manduria e ponga in essere delle linee programmatiche che per ora sono solo sulla carta. 
Assurdo: se queste rappresentano la volontà del governo regionale, il partito che governa dovrebbe saperlo e quindi la "petizione" (a mezzo stampa) è inutile; se sono in contrasto con quella risulta per lo meno contraddittorio farne richiesta e quindi la "petizione" (a mezzo stampa) è ancora più inutile.
Lodevole la preoccupazione del circolo manduriano di SEL ma non si è ancora accorto di governare la regione! :)

Babele tre 
Il consigliere comunale Durante, eletto nella "Lista Civica" denominata "Manduria Futura", è al governo della città , ma vota contro l’atto fondamentale di una amministrazione che è il bilancio di previsione. Non ritiene che un passo così grave debba essere seguito da doverose dimissioni, visto che la ragione di contrasto, il canile comunale, ha per lui un peso tanto rilevante. Anche lui governa ma si oppone, si oppone ma governa. 

Roba da mandare i cittadini al manicomio! 
Infatti: abbiamo detto babele? Ma Forse no!

domenica 8 dicembre 2013

Decalogo per un sindaco nel 500°. Anniversario della composizione del "Principe"

Curioso l’epilogo del convegno, organizzato dai movimenti politici Italia Futura e Manduria Futura, col patrocinio del comune (strana prassi, per niente etica) e dal titolo “Differenziamo Manduria”.
Il Sindaco ha raccontato, una sua versione, mistificante ed immaginaria, sulla storia politica manduriana degli ultimi 20 anni.
Ha, di fatto, dichiarato che i Verdi hanno avuto gravi responsabilità sulla gestione dei rifiuti nel territorio di Manduria.
Tutto falso….
(Su www.verdimanduria.it, tutte le battaglie condotte e le iniziative proposte dei Verdi.)
Il Sindaco, mostrando un’infinita scorrettezza ha, come si dice in questi casi, “girato la frittata”: ha voluto regolare i suoi conti privati con l’opposizione, con i Verdi, rei, quest’ultimi, di averlo contestato dopo alcune sue affermazioni circa i “vantaggi” degli inceneritori.

Io ero là insieme a Cecilia de Bartholomaeis ad ascoltare i relatori.
Noi Verdi abbiamo subito un vero e proprio attacco politico tanto scorretto quanto inutile al punto da indurci ad avvicinarci al Sindaco per esprimere il nostro dissenso.
Quanta miseria, quanta scorrettezza, quanto squallore, ripetevo a Cecilia nel tratto di strada che portava a casa.
Ero incredulo, non riuscivo a capire il perché.
Cecilia, invece pensava già al suo “decalogo per un sindaco nel 500°”, che vi propongo:

Decalogo per un sindaco nel 500°. Anniversario della composizione del "Principe" di Cecilia de Bartholomaeis.

Machiavelli viene unanimemente ricordato come il fondatore della scienza politica, in quanto la studiò e ne parlò come un ambito dell’agire umano a sé stante, svincolato dalla religione e dalla morale. Nel suo famoso trattato, il “Principe”, si preoccupò di indicare, a chi reggeva uno stato, le buone pratiche (e le virtù tutte laiche) atte a difenderlo e a conservarlo, pratiche che potevano all’occasione essere anche considerate riprovevoli dalla religione e dalla morale corrente. Da qui l’opinione diffusa di una sua presunta spregiudicatezza, sintetizzata nella formula (da lui mai pronunciata) “il fine giustifica i mezzi”.
Il 500° anniversario della composizione del trattato sta producendo un proliferare di riletture, nuovi commenti, dibattiti, che coinvolgono il meglio del mondo accademico italiano. Una piccola considerazione ci sentiamo di farla anche noi: se Machiavelli potesse conoscere i nostri politici odierni, rimarrebbe sicuramente scandalizzato dalla loro spregiudicatezza e sarebbe indotto a reclamare a gran voce il ritorno di un sistema di valori (religiosi o etici che siano) da porre alla base dell’agire politico. Molto più modestamente, abbiamo elaborato un piccolo ”Decalogo per un sindaco”, che possa essere utile ad un cittadino che abbia fortemente voluto ricoprire tale ruolo, scoprendo poi che esso è molto più scomodo di quanto pensasse.
1.   Il Sindaco deve rappresentare tutti i suoi concittadini, anche quelli che non l’hanno votato.
2.   Nel suo ruolo istituzionale (ad es. quando presenzia ad un evento pubblico) deve essere (o almeno sembrare) super partes.
3.   Un sindaco non può sponsorizzare o patrocinare con il logo del Comune una iniziativa pubblica organizzata da un partito politico, meno che mai se questo partito è il suo.
4.   Se fino a ieri “tirava l’acqua al suo mulino” ora deve ricordare che il “suo mulino” è la città.
5.   Un sindaco non può utilizzare una iniziativa pubblica per regolare i suoi conti privati con l’opposizione, specie se questa non ha diritto di replica.
6.   Cercare di delegittimare l’avversario politico “pescando” qua e là nel passato può essere controproducente: prima o poi si viene ripagati con la stessa moneta.
7.   Le critiche degli avversari politici vanno accolte con buona grazia e rintuzzate con i fatti, non a parole: bisogna ricordarsi che la campagna elettorale è finita da un pezzo.
8.   Non si uccide una zanzara utilizzando il bazooka: si rischia di fare strage anche dei propri amici e alleati e alla fine si resta soli.
9.   Negare l’intelligenza degli altri non aiuta ad accrescere la propria.
10.          Confrontarsi solo con la mediocrità può essere pericoloso: alla lunga se ne rimane contagiati.

Gregorio Mariggiò


 Tra i relatori, oltre al Sindaco di Manduria, esponenti e dirigenti di liste civiche che appoggiano l’attuale amministrazione comunale di Manduria e la partecipazione del giornalista di Tele Rama, Danilo Lupo.