Lettera aperta da Taranto
Gentile direttore,
troviamo veramente allucinante l'articolo di Vittorio Feltri,
pubblicato il 6 aprile sul Giornale che lei dirige. Allucinante notare
che dopo i fatti di Taranto, che vedono un’inchiesta giudiziaria
corposa che riguarda buona parte della famiglia Riva, la politica, la
chiesa cattolica, l’informazione, un'inchiesta che ha per oggetto il
gravissimo reato di disastro ambientale che ha seminato morte e
malattia, dopo un’inchiesta basata su dati scientifici inconfutabili (i
Riva non hanno voluto presentare una perizia di parte e quindi le uniche
prodotte sono quelle a cura del GIP nell'incidente probatorio), dopo le
scandalose intercettazioni nelle quali Fabio Riva, figlio di Emilio,
affermava “Due morti all'anno, una m…ata!”, ebbene dopo tutto questo,
troviamo allucinante che ancora si possano scrivere articoli di questo
genere!
Vittorio Feltri che si considera un giornalista, si
preoccupa di difendere un uomo di 80 anni, un pregiudicato per reati
ambientali che deve rispondere di reati gravissimi. Feltri parla con
ingiustificabile sufficienza di un dramma che colpisce donne, uomini e
bambini, i cittadini di una intera provincia segnata per sempre. Esprime
tenera comprensione per Emilio Riva, un uomo di 80 anni che non mostra
nessun segno di pentimento o di resipiscenza e non ha un minimo di pietà
per le perone che tutti i giorni respirano veleno. E' allucinante e
offensivo che un organo di stampa continui a divulgare informazioni,
disinformando. E' la fine della giornalismo, e' la fine della verità, e'
la fine della giustizia. E inammissibile!!!! Il signor Vittorio Feltri
venga a Taranto e ci spieghi perché i bambini nascono con i tumori.
Feltri vada a guardare negli occhi i parenti degli operai morti per
infortunio nel siderurgico di Taranto e gli operai vivi, ma malati di
mesotelioma o di tumore.
Sembra il teatro dell’assurdo, un film
dell’orrore dove si vuole riabilitare a tutti i costi la figura di un
uomo senza scrupoli che ha pensato al profitto, avvelenando una delle
terre più belle del mondo e che per questo è stato già condannato in via
definitiva. Un giornalismo così non serve a nessuno, l'arringa del
signor Feltri e' degna di un bar, non di una pagina stampata. Questo
accade quando si scrive non per informare, ma per coprire. La coperta di
questa volta sa di polvere e veleno e il suo articolo esce proprio il
giorno in cui ancora una volta la provincia di Taranto è scesa in piazza
per dire basta a questo odore di morte!
distinti saluti
--
Ada Le Noci
Gregorio Mariggiò
Luca Piccione
Pierpaolo Fiume
Fulvia Gravame
leggi anche:per Vittorio Feltri "La crociata contro l'Ilva è una persecuzione contro Emilio Riva .."
martedì 8 aprile 2014
Le rinnovabili, in Puglia, non vanno stoppate ma se mai vanno riviste le procedure e le regole del rilascio delle autorizzazioni
Nel
ribadire quanto ha dichiarato il nostro Portavoce Nazionale, Angelo Bonelli, e
cioè che le rinnovabili, in Puglia, non vanno stoppate ma se mai vanno riviste
le procedure e le regole del rilascio delle autorizzazioni, dopo aver letto le
opinioni espresse sulla Gazzetta del Mezzogiorno dal Presidente del Consiglio
regionale della regione Puglia, Introna (già Assessore nella prima giunta
“Vendola”) e dall’attuale Assessore all’Ambiente della Regione Puglia,
Nicastro, noi Verdi della Provincia di Taranto desideriamo puntualizzare alcune
cose.
Lo
facciamo muovendo da un avvenimento dell’ottobre 2009, quando noi ecologisti
prendemmo la decisione di rimanere nel Partito dei Verdi, appoggiando la
mozione di Angelo Bonelli, in opposizione proprio a Vendola che, con la
complicità di alcuni esponenti del
nostro stesso partito, come Francescato e Cento (poi fuoriusciti) nonché
dell’attuale candidato della Lista Tsipras, Di Palma, tentava di “sub-appaltare”
i Verdi al completo.
Riflettendo
su alcune scelte della giunta Vendola in Puglia, fu evidente per noi che Sel
non poteva diventare la casa degli ecologisti.
Tante
ulteriori scelte sbagliate sono state compiute da allora, tante che facciamo
notevoli sforzi nel ricordare quando mai Vendola abbia sfidato l’Ilva, mentre
ricordiamo perfettamente la sua firma sulla famigerata autorizzazione integrata
ambientale del 2011, come le mancate risposte alle nostre richieste di avvio di
indagini epidemiologiche su tutta la popolazione tarantina. Infine, ricordiamo
la carente legge regionale denominata “antidiossina” che per i magistrati di
Taranto ha, in alcuni casi, addirittura favorito l’industria inquinante.
E
che dire, poi, delle tante dichiarazioni di Vendola? Ricordiamo tra tutte
“l’Ilva è polmone produttivo della Puglia”. Potrebbe fare il paio, quanto ad
ironia involontaria, con quella dell’Assessore regionale all’Ambiente, Nicastro
che, in pubblico dibattito, definiva il proprio assessorato “lo zucchero a velo
che guarnisce le torte”.
Nella
nostra regione poche case hanno i pannelli fotovoltaici sui tetti, mentre ce ne
sono distese infinite nei campi. La strada imboccata dalla Regione Puglia ha
lasciato campo libero agli speculatori, il più delle volte difficilmente
individuabili in quanto nascosti dietro assetti societari stile “matrioska”,
che stanno trasformando le nostre campagne in vere e proprie aree industriali.
A
questo punto ci domandiamo: esiste ed è disponibile un bilancio energetico
della Regione Puglia, da cui si possa evincere se ad un KW/h in più, prodotto
con le fonti rinnovabili, corrisponda un KW/h in meno, derivante dalle fossili?
Viviamo
in una regione in cui la raccolta
differenziata è, in punti percentuali, ai minimi storici, mentre i cementifici
vengono autorizzati ad incenerire
rifiuti.
Per
non parlare poi della situazione degli impianti di depurazione in Puglia, quasi tutti sotto sequestro per
irregolarità di gestione. Nonostante ciò, la Regione continua a commissionare,
e l’Acquedotto Pugliese (ormai privatizzato nella gestione) a progettare ed
appaltare, depuratori che scaricano in mare in tab 1, a meno di 100 metri da
aree protette, come a Manduria e a Bisceglie.
Da
anni, noi Verdi, accanto agli ambientalisti, ci battiamo contro questi
progetti, meritandoci da parte del Presidente Vendola l’appellativo di
“ambientalisti mafiosi”.
Chiudiamo dicendo che tra un anno si rinnoverà il consiglio regionale, Vendola, la sua giunta regionale e tutta la maggioranza che lo sostiene dovrebbero formulare un bilancio sull’operato e rendersi conto di quanto i loro atti siano lontani da un reale ecologismo.
Chiudiamo dicendo che tra un anno si rinnoverà il consiglio regionale, Vendola, la sua giunta regionale e tutta la maggioranza che lo sostiene dovrebbero formulare un bilancio sull’operato e rendersi conto di quanto i loro atti siano lontani da un reale ecologismo.
Gregorio Mariggiò - Portavoce dei Verdi per la Provincia di Taranto
leggi anche:
http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/homepage/vendola-abbiamo-gi-dato-basta-eolico-e-fotovoltaico-no706230
articoli del 5 e 6 aprile 2014 - Gazzetta del Mezzogiorno
http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/homepage/vendola-abbiamo-gi-dato-basta-eolico-e-fotovoltaico-no706230
articoli del 5 e 6 aprile 2014 - Gazzetta del Mezzogiorno
questo comunicato stampa lo puoi leggere anche su:
http://www.manduriaoggi.it/notizia.asp?idnews=25374
foto - Luciano Manna
mercoledì 2 aprile 2014
I VERDI SI PRESENTERANNO ALLE ELEZIONI EUROPEE
I Verdi italiani insieme a green Italia si presenteranno alle prossime elezioni europee con proprio simbolo e in modo autonomo. È una scelta importante dovuta principalmente alla forte iniziativa che abbiamo assunto in questi mesi sul piano giudiziario.
Potremo così portare le nostre idee, le nostre battaglie nella prossima campagna elettorale . Dopo 8 anni di assenza torna sulle schede elettorali una lista verde ed ecologista che avrà come punto di riferimento i verdi europei. L'Europa della Merkel, Barroso, Von Rompuy e delle banche va contrastata perché ha reso più poveri i cittadini in particolare quelli dell'Europa del Sud aumentando i profitti di banche e gruppi finanziari. Dobbiamo costruire un'Europa dei popoli, solidale che faccia della conversione ecologica il motore del cambiamento economico. Vogliamo legalita' perche' a Taranto, Milazzo, Priolo, Vado Ligure, Sarroch, e in tutte le aree inquinate e' stata fatta strage di vite e strage di democrazia. È stata fatta una strage di legalità e democrazia nell'informazione: dalla Rai ai grandi gruppi editoriali hanno messo il silenziatore e oscurato le battaglie verdi in nome della vita, del lavoro pulito e della giustizia. I verdi nella prossima campagna elettorale ci saranno insieme agli amici di green Italia e da oggi cominciamo a raccogliere le candidature per costruire le liste.. Lanciamo una grande sfida, difficile ma lo facciamo con coraggio e per questo chiediamo il vostro aiuto......Se avete suggerimenti di candidature mandate un'email a federazione@verdi.it
Angelo Bonelli
http://verdi.it/verdi-blog/mi-candido/
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