venerdì 14 febbraio 2014

I Verdi di Taranto... a proposito dei ragazzi delle officine tarantine e dei mitilicoltori

I mitilicoltori e i ragazzi delle Officine tarantine sono le due facce di una stessa medaglia, la cultura e la tradizione che faranno grande questa città.
Taranto, una città coperta dalle polveri, quelle che hanno per troppo tempo annebbiato la sua bellezza, la sua tradizione e la sua cultura, ma ora sembra che quel sonno avvelenato stia lasciando spazio alla rivolta e al diritto.
Il diritto alla cultura e agli spazi, quelli delle Officine tarantine, spazi dove per mesi si sono incontrate passioni, idee e speranze di generazioni diverse, là dove il nome "Officine tarantine" sembra che nasconda un progetto ambizioso, la produzione di un cambiamento e che tutto sia in fermento. Quello che abbiamo sempre sperato, quello che i giovani di questa città hanno sempre chiesto.
Dall'altra parte ci sono i mitilicoltori che chiedono  con una protesta pacifica che vengano rimosse le fonti inquinanti, per poter lavorare nello spazio in cui hanno sempre seminato i mitili e che ora è interdetto. Anche questa volta il loro raccolto andrà distrutto mentre altri continueranno a produrre polveri che contamineranno il Mar Piccolo e i terreni intorno alla città.
Quei volti scalfiti dal lavoro, quello stesso lavoro che le loro famiglie hanno fatto per generazioni: coltivare i giardini a mare. Anche quest' anno hanno seminato, nella speranza del loro raccolto perché è quello che sanno fare da generazioni, perché sembra impossibile che, nella città dei due mari, il lavoro più emblematico non debba portare frutti. Ma anche questa volta, tonnellate di cozze andranno al macero. Noi Verdi Taranto stiamo appoggiando con calore sia la protesta e l'occupazione da parte di "Officine tarantine",  che la protesta dei mitilicoltori. Le due facce di una stessa medaglia, cultura e tradizione che faranno grande questa città. Chiediamo alle istituzioni di non usare la legalità come una clava contro i più deboli e come una piuma nei confronti dei grandi  imprenditori!

La coportavoce dei Verdi Taranto

Ada Le Noci

giovedì 13 febbraio 2014

Progetto per Taranto Libera - piano per una nuova economia e la rigenerazione urbana e ambientale, area no Tax - a cura di Taranto Respira e ecologisti verdi per Taranto



PREMESSA
PROGETTO PER TARANTO LIBERA
Questo progetto si pone l’obiettivo ambizioso ma necessario, di dare una svolta economica ad un territorio quello tarantino, per  liberarlo dalla morsa e dalla dipendenza subita dall’economia alla diossina che tante malattie e mortalità ha prodotto in questi decenni  mettendo in ginocchio o distruggendo altre attività economiche. Un’altra economia è possibile guardando ad esempi importati come quelli della città di Bilbao e Pittsburgh.
Le  proposte qui descritte, devono essere ricomprese all’interno di un apposito decreto del governo.
Tutte le misure proposte sono subordinate all’assunzione di nuove persone nell’ambito delle attività che si collocheranno nel comune di Taranto e di Statte. Le agevolazioni fiscali e burocratiche saranno direttamente proporzionali ai livelli di nuovi occupati. Destinatari imprese dell’area No Tax sono attività produttive, non insalubri: di beni e servizi, ricerca, imprese nel settore della green economy, dell’innovazione di prodotto e dell’efficienza energetica, del terziario e  commercio.
L’obiettivo è fare di Taranto un punto di riferimento internazionale nel trasporto merci e nello scambio nave –ferro. Contestualmente quello di realizzare il polo tecnologico,industriale, scientifico, della ricerca e dell’università di tutto il mediterraneo aprendo all’interazione con il sud Europa, il mondo arabo, nord africano e orientale. Non un progetto locale ma internazionale riattavando il circuito del turismo internazionale sul modello Bilbao.
Progetti come Tempa rossa, presenza  di inceneritori sono incompatibili con l’avvio del progetto. Incompatibile con la città e la salute della sua popolazione è l’area a caldo dell’Ilva di cui va prevista la chiusura.

NO tax area per imprese e società destinatarie provvedimento
La durata dell’area NO TAX è di 10 anni.
Eliminazione dell’accise per benzina e gasolio per imprese e società che operano nell’area del comune di Taranto e Statte.
Riduzione Bolletta elettrica eliminando le accise e gli oneri sistema arrivando ad una riduzione del 34,05% del costo della bolletta.
Contributo per la realizzazione delle strutture produttive e acquisto di beni strumentali nella misura del 35% del valore complessivo per un importo max di 500 mila euro.
Riduzione Irap  max   50 %
Riduzione Ires  max   50 %
In caso di assunzione di lavoratori in CIG e mobilita', donne e giovani la possibilità che lo stato intervenga fino al 70 % per i primi quattro  anni  per i contributi.
- partite IVA agevolate per i liberi professionisti che avviano nuove attività nelle aree in oggetto.
Nell'area portuale un'area tax Free per il commercio equo solidale, per i prodotti locali di filiera corta e per i prodotti "green" ...

Fondo per sostegno agricoltura
Allevatori mitilicoltura e maricoltura che insistono nelle aree dove autorità sanitaria ha emesso divieto possono utilizzare un apposito  fondo nella misura una tantum di 10 milioni di euro complessivi. Il fondo ha lo scopo non solo di risarcire le attività per il danno subito ma anche per sostenere gli investimenti necessari per la ripresa delle loro attività economiche.

Riqualificazione , trasformazione e rigenerazione urbana e ambientale a partire dai suoli contaminati con un gruppo operativo di urbanisti, architetti coordinati dal Prof. Renzo Piano
Trasformazione urbanistica dei suoli contaminati: nell’area potranno trovare accoglienza imprese italiane, estere che investiranno realizzando le proprie aziende nelle aree dimesse. Imprese che in particolare si indirizzino nel settore della produzione delle nuove tecnologie, della ricerca, delle nanotecnologie, della biomedica, della produzione di beni e servizi.
Realizzazione del polo nazionale tecnologico, scientifico, di ricerca e universitario del Mediterraneo
Realizzazione del polo museale archeologico,di arte moderna e contemporanea.
Entrambi i due poli saranno collocati all’interno dell’area industriale in via dismissione e oggetto del progetto di riqualificazione urbana sul modello Bilbao-Pittsburgh.

Interventi di bonifica e di rigenerazione urbana e ambientale
Messa in sicurezza e Bonifiche aree pubbliche e industriali.
Utilizzo del fondo sociale europeo per formazione operai.
Chiusura  area a caldo  Ilva e sua trasformazione in sito museale inserito urbanisticamente all’interno del polo tecnologico industriale, scientifico, di ricerca e universitario.

Realizzazione infrastrutture da finanziare con progetto per Taranto Libera
District park.
Voli civili aeroporto Grottaglie.
Adeguamento strada di collegamento Taranto Brindisi e Taranto Bari.
Trasformazione porto anche in scalo navi passeggeri e realizzazione HUB merci.
Potenziamento ferrovia per trasporto merci.
Potenziamento ferrovia Taranto-Brindisi  -  Taranto–Bari.
Realizzazione metro leggera di superficie Talsano-Statte - modello Bilbao.
Realizzazione città dello sport con stadio e attività per sport olimpici.
Sistemazione depuratore Gennarini.
Idrovie per collegamento S.Vito/Lama/Talsano con viale Virgilio.
Realizzazione struttura ospedaliera e rete di prevenzione territoriale.

Città Vecchia
Piano complessivo e avvio dei lavori di ristrutturazione e restauro in Città Vecchia.
Realizzazione di un piano per l’incentivazione delle attività turistiche, artigianali, culturali e ambientali e nuove strutture ricettive che riutilizzo immobili esistenti.
Realizzazione del mercato di Taranto Vecchia da collocare alla fine… dove sull’esempio del mercato di San Miguel di Madrid è possibile degustare la gastronomia, fare spesa di prodotti tipici locali e passeggiare.
Recupero e riqualificazione aree demaniali militari in particolare per rideterminre collegamento lungomare Mar piccolo con progetto unico di riqualificazione urbana.

Coperture Finanziarie
1) Fondo europeo per le aree dimesse e in via di bonifica. In Europa nel 2007-2013 sono stati stanziati dall’europa 3,4 miliardi di euro per progetti di questo tipo.
2) Fondo sociale europeo per avviare la formazione non solo per l’attività di bonifiche ma anche per le nuove attività produttive.
3) Fondo europeo per lo sviluppo regionale.
4) Risorse obbligatorie da parte dei privati che hanno l’obbligo di Bonifica - ad esempio ILVA spa –
5) Partecipazione ai fondi per i progetti europei Smart Cities.

Risorse statali previste appositamente:
1) Contributo dalla durata di 10 anni di prelievo sui redditi al di sopra dei 120mila e fino a 250 mila pari a 0,7% dai 250 mila in su  pari a 1 %.
Gettito previsto annuo pari a 400 milioni di euro (durata prelievo 5 anni ).
2) Storno della cifra relativa all’acquisto di 12 caccia F35 al finanziamento del progetto in oggetto pari a 1,56 miliardi di euro.
3) Contributo di 1 centesimo di euro sull’accisa di benzina e diesel per il progetto Taranto  incasso annuo previsto annuo  pari a 350 milioni di euro (durata prelievo 10 anni ).
4) Fondi statali per risanamento e bonifiche da integrare a quelli già stanziati.
5) Riallocazione delle risorse regionali previste per il district park alla realizzazione del district park.

L’occupazione prevista nei prossimi 7 anni a partire da operatività del progetto per Taranto Libera  è di 35-40.000 nuovi occupati
Lo strumento amministrativo per la gestione di procedure amministrative, che dovranno essere semplificate, rispettando la necessità democratica di coinvolgimento e partecipazione della popolazione alla valutazione del progetto nella sua complessità sarà quella di una fondazione pubblica  composta da un commissario di governo,dal sindaco , dalla regione e in via consultiva da rappresentanti di categoria e associazioni.
Per sostenere le iniziative di donazione e di sostegno al progetto intenazionale di cambiamento della città di Taranto viene istituita una Fondazione di Comunità, come le communities foundations americane presenti negli Stati Uniti fin dal 1914,con l'intento di favorire la crescita della filantropia,la promozione della cultura, del sostegno attraverso donazioni allo sviluppo della società civile.

martedì 4 febbraio 2014

Comunicato dei Verdi Taranto: Tuteliamo gli abitanti, i produttori e i loro dipendenti!

I nuovi dati diffusi dal presidente del Fondo Antidiossina Fabio Matacchiera, relativi alle uova di gallina allevate nell’agro di Crispiano e di Martina Franca, sono una ulteriore conferma a quelle che sono le preoccupazioni espresse dai Verdi più volte. La presenza di questi inquinanti nelle
uova e negli animali fa presagire una grave compromissione della catena alimentare del nostro territorio. Chi vive fuori dal territorio nel quale è interdetto il pascolo – venti chilometri intorno all’ILVA - non è esente dai rischi derivanti dalla presenza della diossina negli alimenti di origine animale che si accumula anche nell’organismo umano con l’alimentazione e che può produrre danni alla salute a distanza di molti anni.
Abbiamo appreso di questi nuovi dati con molta preoccupazione.
Le istituzioni locali a nostro avviso dovrebbero ammettere che gli insediamenti industriali stanno compromettendo in maniera inesorabile la salute degli abitanti della provincia di Taranto e la qualità dei prodotti alimentari con ingenti danni economici alle categorie produttive degli agricoltori, dei maricoltori e degli operatori turistici. Non dimentichiamo infatti che la Valle d’Itria è un’importante meta turistica da decenni.
Chiediamo alle istituzioni locali di intervenire affinché questo scempio sia al più presto fermato. Non è sufficiente impedire il consumo di certi alimenti mediante ordinanze come è stato fatto in precedenza per le cozze del I seno del Mar Piccolo o vietare il pascolo per venti chilometri intorno all’ILVA, serve una presa di posizione netta e chiara che difenda gli abitanti, i produttori e i loro dipendenti. Come Verdi Taranto ci aspettiamo una reazione forte da parte di tutti i vertici istituzionali che si traduca in azioni concrete a tutela del territorio e che finalmente si proceda con la chiusura degli impianti inquinanti!

Ada Le Noci  - coportavoce dei Verdi Taranto