A due
settimane dall’avvio del presidio permanente #fuoridalcomune, avviato da
associazioni, movimenti e singoli cittadini per i seguenti obiettivi comuni:
1. attuazione delle richieste presenti
nella campagna RST (Rischio Sanitario Taranto) tra cui l’esenzione totale del
ticket per prestazioni sanitarie riguardanti patologie riconducibili all’inquinamento
in soggetti sani;
2. revoca dell’AIA all’Ilva;
3. blocco delle autorizzazioni all’uso
della discarica interna all’Ilva denominata Mater Gratiae;
4. istituzione immediata, con sede a
Taranto, di un tavolo permanente sul problema del lavoro e dello sviluppo
alternativo alla grande industria;
5. chiusura delle fonti inquinanti e
successiva bonifica con il reimpiego di tutta la forza lavoro;
registriamo favorevolmente i primi risultati
dell’opera di sensibilizzazione verso la città. Vari attestati di
partecipazione e manifestazioni di solidarietà, confermano la voglia di
sostenere le nostre richieste per il riconoscimento di diritti insindacabili
come SALUTE e LAVORO.
Annoveriamo
tra questi la dedica della laurea ad honorem, ricevuta da padre Alex Zanotelli,
alla lotta della città di Taranto, perché divenga operatrice di PACE e LIBERA
dai VELENI.
Opposto,
invece, l’atteggiamento delle istituzioni che continuano ad ignorare la nostra
presenza e le nostre istanze. E’ notizia di pochi giorni fa, ad esempio,
di un incontro a porte chiuse tra il Sub-Commissario per l’ILVA Edo Ronchi e la
Commissione Ambiente del Comune di Taranto, durante il quale, abbiamo potuto
apprendere dai giornali, si è discusso di una sperimentazione top secret di
impianti a shale gas al fine di sostituire parzialmente i processi di
produzione tradizionali. Sulla base delle scarse notizie a disposizione
segnaliamo che se così fosse, ritornerebbe in auge la richiesta di realizzare
un rigassificatore, pericolo già
sventato negli scorsi anni. Inoltre, una simile variazione nel processo
produttivo obbligherebbe alla riapertura dell’A.I.A. , ed è forse per questo
motivo che Ronchi paventa il rinvio ulteriore delle scadenze previste dalla
stessa, cosa che riteniamo inaccettabile. A nostro avviso si omette anche di
dire che esiste la concreta possibilità per molti lavoratori dei reparti
Agglomerato, Cockerie, Parchi Minerali e Batterie di ritrovarsi in esubero
rispetto alle attuali esigenze di forza lavoro dell’azienda. Sembrerebbe,
pertanto, che l’ILVA voglia come al solito spacciare degli interventi atti a
tagliare i costi di produzione per delle innovazioni a favore dell’ambiente.
Non accettiamo ulteriori rinvii o manovre per prendere tempo rispetto alla
richiesta di immediato fermo degli impianti inquinanti e conseguente avvio di
bonifiche efficaci e non di facciata come vogliono fare, mantenendo gli impianti
incriminati in marcia.
L’operato
dello Stato Italiano, molto accomodante nei confronti delle industrie dei Riva,
tanto da far proseguire le attività inquinanti a suon di decreti, è finito
sotto la lente di ingrandimento della Commissione Ambiente dell’UE, la quale,
dopo aver richiamato e sollecitato a più riprese il Governo e l’Ilva al fine di
ottenere dati ufficiali ed individuare precise responsabilità, giovedì 26
settembre avvierà, con tutta probabilità, una procedura di infrazione per aver
violato gli obblighi derivanti dai diritti dell’Unione Europea.
A
livello locale assistiamo da ultimo al continuo rimpallo delle responsabilità
tra ILVA e Comune di Taranto per la realizzazione di strutture chiuse per il
deposito di materiali pulverulenti, prevista dall’AIA. La diatriba tra chi
dovrebbe rilasciare i permessi e chi non ottempera alle procedure per poterli
ottenere, ha fatto sì che si accumulasse un’imperdonabile ritardo nell’adeguamento
alle prescrizioni come rilevato in luglio dall’I.S.P.R.A.
Come cittadini
#fuoridalcomune chiediamo che la prossima conferenza dei servizi sull’attuazione
dell’AIA e tutti gli incontri che riguardano le nostre vite siano resi
pubblici.
Per
tutti questi motivi invitiamo la città ad unirsi al presidio permanente in
piazza Castello sotto Palazzo di Città.
E’ ora di riprenderci la nostra dignità
ed essere protagonisti delle scelte che riguardano il nostro futuro.
Taranto Libera
I Cittadini #Fuoridalcomune
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