venerdì 30 agosto 2013

si, è vero: io m'incazzo!!


qualche giorno fa, ho avuto un piccolo diverbio con un attivista del movimento 5 stelle, aveva denigrato gli ecologisti e angelo bonelli.

non è la prima volta che mi capita.

la cosa però ha suscitato altre polemiche e si sono creati schieramenti.

anche questa cosa mi capita spesso….sic!

mi pare opportuno, però, scrivere due parole su questa storia.

l'ecologismo, per me, è la soluzione, nella vita reale, di tutti i nostri problemi, a taranto come a leuca piuttosto che a frascati o a rovereto.
il far parte di uno schieramento politico è solo un mezzo.
essere "additato" per uno "yes man”, per la mia vicinanza a bonelli, è una cosa che mi da molto fastidio e mi fa molto incazzare.
e non è la prima volta che mi definiscono "yes man".
succede quando tengo stretti i miei ideali, soprattutto per proteggerli.
in passato, purtroppo, ho ricevuto le stesse accuse.
l'ex portavoce degli ecologisti e reti civiche mi ha anche definito il "segretario" di bonelli.
una sua comare, invece, "l'autista" di bonelli.
(beh...in quest'ultima definizione c'è un fondo di verità... :) ).
si, io m’incazzo!
io e bonelli, prima di tutto, siamo amici e come due amici possono, alle volte, avere idee diverse.
fino ad adesso non ne abbiamo mai avute, anzi, in alcuni momenti mi ha pure meravigliato il suo atteggiamento più radicale del mio.
quando è venuto a taranto, da me chiamato, nel 2010, organizzammo una conferenza stampa con erasmo venosi.
io gli avevo detto chiaro e tondo che dovevamo fare qualcosa contro l'ilva, a favore dei cittadini di taranto.. avevo detto solo questo.
lui che ha fatto?
nei giorni precedenti ha mandato la mail a vendola in cui chiedeva indagini epidemiologiche e, in conferenza stampa, si è messo a parlare di chiusura dell'area a caldo...
cioè, andò oltre le mie aspettative.
nelle altre conferenze stampa, manco gli chiedevo cosa avrebbe detto, sapevo già che eravamo d'accordo su tutto, le nostre idee ecologiste coincidevano.
d'altronde io questo lo sapevo già, visto che alla prima festa del sole che ride, organizzata a manduria, scegliemmo d'invitare proprio lui, capimmo subito che persona fosse.
come anche per la sua elezione a segretario nazionale, a manduria eravamo tutti schierati con lui (in italia eravamo minoranza, una minoranza che poi al congresso vinse).
buttare fango su bonelli, dopo che, politicamente, per la presa di posizione radicale su taranto e l'inquinamento a taranto, è stato messo “all'angolo”, mi è parso e mi pare ingiusto da parte dei tarantini.
“l’attivista dei 5 stelle”, tarantino, ha buttato fango prendendo come spunto le ultime parole dell'intervista di bonelli su panorama, capendone male il senso di quelle parole e non prendendo in considerazione il resto dell'intervista.
bonelli non ha dichiarato che vuole fare alleanze col pd, ha detto che vuole aprire, sui temi ecologisti, un confronto col pd: in politica è una sorta di messaggio di speranza (affinché ci sia un'ammutinamento) per tutti coloro che non sono d'accordo con le politiche industrialiste del pd, ma che credono in quel partito e si sentono ecologisti.
ora più che mai.
ora più che mai dopo le leggi salva-ilva.
ma è quel “a tutti costi"  voler buttare fango, de “l’attivista dei 5 stelle”, la cosa che mi ha fatto più incazzare.
cioè, proprio adesso che si potevano fare cose insieme in nome dell'ecologismo?
e allora i dubbi sul movimento (quelli miei) non sono più dubbi.
.....ed allora, partendo dal pensiero che, in casa propria, hanno un leader (proprietario del logo e del movimento con delega notarile. un atto anti democratico. berlusconi e forse mussolini hanno fatto la stessa cosa) latitante nel momento in cui si devono difendere i cittadini di taranto e si deve difendere l'operato della magistratura.
un leader che dopo aver fomentato le piazze col turpiloquio, parlando più alla pancia (in tempo di fame) che alla testa degli italiani, oggi si scopre gandhiano, dichiarando che non vuole più esserlo….mah...
ho capito che il m5s non vuole l'appoggio di nessuno, soprattutto per come sono andate le cose alla manifestazione contro le ricerche di idrocarburi nel mar jonio, a marina di lizzano.
ancora ricordo la faccia di due "attivisti 5 stelle", quando l'operatore della rai si è avvicinato e voleva farmi l'intervista.
sono stato io a dire (per correttezza e rispetto nei confronti dei 5 stelle) che non era il caso.
poi, per la verità, me ne sono pure pentito di tanta mia educazione e garbatezza.
mi sarebbe piaciuto sentire parole come partecipazione e libertà di espressione, invece ho sentito parole dette all'operatore della rai (con me di fronte), bloccando di fatto la mia intervista: "ieri hanno mandato un comunicato stampa, basta quello".
è stato come mettere un bavaglio davanti alla bocca ma con eleganza e soprattutto sempre con la solita ambiguità dei saccenti.
si parla di manifestazione di “cittadini” e poi in tutte le interviste mettono dietro la bandiera dei 5 stelle come se fosse l'ultimo discorso dell'attivista della jihad, carico al collo e alla cinta di esplosivo.
il tutto sembra poco credibile ed allora effettivamente c'è una certa sensazione che sia tutto e solo per propaganda.
ed onestamente, c'è poi quella sensazione di fastidio, visto la battaglia che conduciamo da anni (sia nei consigli comunali che altrove) su questo tema, come per altri temi ecologisti e sociali.
c'è anche da dire che la parola “cittadini”, è ormai, abusata dalla politica che si dice “nuova”, ma che a tratti sembra un incrocio tra la vecchia dc e lo spirito di quel “fascio” sempre vivo nel cuore degli italiani. anche a manduria, piccole pseudo liste civiche usano impropriamente questa terminologia sull’onda della moda nazionale.
per chiudere e tornare all'inizio del discorso.....
si, m'incazzo e pure tanto, perché per me l'ecologismo è necessario per la vita di tutti gli esseri viventi.
m'incazzo perché l'ecologismo, per alcuni, è un treno in corsa da prendere per poi lasciare una volta arrivato alla sua destinazione personale.
ecco perché l'altro giorno mi sono incazzato, maledetto a me!!


sabato 24 agosto 2013

Adesione dei Verdi della provincia di Taranto alla manifestazione "Catena Umana contro le trivellazioni nel mar Ionio a Marina di Lizzano"


I Verdi della provincia di Taranto aderiscono alla manifestazione “Catena Umana contro le trivellazioni nel mar Ionio a Marina di Lizzano” che si terrà domani, domenica 25 Agosto alle ore 11:00, presso la spiaggia di Marina di Lizzano in prossimità del Canale Li Cupi, organizzato dal MoVimento 5 Stelle, per la difesa del Golfo di Taranto e del Mar Ionio contro le istanze di ricerca di idrocarburi che alcune multinazionali del petrolio hanno avanzato al Ministero dell’Ambiente e a quello dello Sviluppo Economico.
Ricordiamo che i consiglieri comunali dei Verdi di Manduria, nel maggio 2011, presentarono una mozione chiedendo, al Consiglio Comunale di Manduria, tutela del proprio territorio e dei propri cittadini e all’unanimità.
In essa si chiedeva di rigettare, come inutili e dannose, le ricerche di idrocarburi nei mari pugliesi; di chiedere una moratoria complessiva su tutte le trivellazioni e le indagini con air-gun che si stanno effettuando nei mari pugliesi o al confine con gli stessi; di rigettare sin da ora ogni ipotesi di ricerca petrolifera nel Mar Ionio;
di invitare tutti i comuni della fascia costiera ionica a fare altrettanto, inviando loro copia della presente deliberazione; di inviare copia del presente atto deliberativo agli organi competenti, regionali e nazionali;
La mozione fu bocciata dalla maggioranza di centrodestra.
Inoltre i Verdi di Manduria fornirono all’Assessore all’Ambiente della Provincia di Taranto, Mancarelli, una delibera di opposizione al programma di ricerche di idrocarburi, che circolava nei comuni della Provincia di Lecce, affinché ne adottasse una simile per la provincia di Taranto.
Gregorio Mariggiò - Federazione provinciale di Taranto del Partito dei Verdi.




Non si può autorizzare la discarica di Mater Gratiae e neanche la costruzione di nuove discariche!


Non si può autorizzare la discarica di Mater Gratiae e neanche la costruzione di nuove discariche! Apprendiamo che il Consiglio dei Ministri convocato per ieri, 23 agosto 2013, è stato riconvocato lunedì 26 agosto per discutere “di razionalizzazione dei controlli in materia di rifiuti”, oltre che di altri argomenti.
Da notizie di stampa apprendiamo che questi provvedimenti riguarderanno le discariche ILVA e in particolare, “nel decreto è previsto il via libera alla costruzione e alla gestione delle discariche per rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi in località ‘Mater gratiae’, nel Comune di Statte (Taranto), che hanno avuto parere di compatibilità ambientale e valutazione d’impatto ambientale positivi alla data di entrata in vigore del presente decreto legge.”
Come Verdi della provincia di Taranto sottolineiamo l’assurdità di questo provvedimento, oltre per la presenza di un’inchiesta della magistratura (con arresti eccellenti, presidente della Provincia e ex assessore all’Ambiente “Florido e Conserva sono accusati di aver indotto, dal 2006 al 2011, i dirigenti del settore ecologia e ambiente della Provincia di Taranto a rilasciare i permessi per la discarica gestita dall'Ilva "in carenza dei requisiti tecnico-giuridici"), contestiamo del tutto la scelta di autorizzare la costruzione di altre discariche che violano il principio comunitario in base al quale non bisogna sovraccaricare i territori nei quali sono presenti già grosse fonti inquinanti. Ricordiamo al Ministro dell’Ambiente che la provincia di Taranto ospita già numerose discariche fino al punto di accogliere i rifiuti provenienti da fuori provincia e fuori regione e che intorno alla città di Taranto insistono altri impianti inquinanti: l’ILVA, l’ENI, la Cementir e la Marina Militare.
Gregorio Mariggiò - Federazione provinciale di Taranto del Partito dei Verdi

venerdì 2 agosto 2013

“Sarà stato un incidente rilevante”?

..... nei giorni della disperazione e della rassegnazione.
nei giorni in cui si approvano leggi contro una città, i suoi cittadini e gli esseri viventi. 
nei giorni dell'ostruzionismo in parlamento "ad bottonem", un gruppo di 40 cittadini, estranei ad appartenenze politiche e/o sindacali, ha depositato un esposto per chiedere alla Procura di indagare sul “blackout” che ha interessato l'Eni di Taranto lo scorso 8 luglio.
per questo, dico io, dopo tutto, è necessario dare ancora un po' di fiducia al genere umano.

COMUNICATO STAMPA “CITTADINI DI TARANTO IN PIAZZA” 
“Sarà stato un incidente rilevante”?
Questa mattina, presso il Tribunale di Taranto, un gruppo di 40 cittadini, estranei ad appartenenze politiche e/o sindacali, assistiti dall'avv. Leonardo La Porta, ha depositato un esposto per chiedere alla Procura di indagare sul “blackout” che ha interessato l'Eni lo scorso 8 luglio.
Si teme che, oltre agli sversamenti in mare tra l’altro ben documentati da foto e video, sia stato immesso nell’atmosfera idrogeno solforato, altamente tossico e nocivo, caratterizzato dal riconoscibile odore di "uova marce".
Poichè, come si è appreso dalla stampa di quei giorni, come lo stesso Sindaco Stefàno e l'ASL tarantina hanno affermato, alcuni cittadini sarebbero stati ricoverati presso i locali nosocomi; la maggiore preoccupazione è che, a seguito del blackout, sia accaduto un incidente rilevante. Per incidente rilevante si intende un episodio che comporti il ricovero ospedaliero di almeno una persona per un periodo pari o superiore alle 24 ore. L'Eni ha respinto a più riprese qualsiasi responsabilità, nonostante l'Arpa Puglia, nella persona del  Direttore Regionale Assennato, abbia ad essa attribuito la causa delle "emissioni odorigene" avvertite e denunciate dalla popolazione. 
Come ben spiega l'avvocato, i cittadini di Taranto si chiedono se si sia trattato di un cosiddetto "incidente rilevante" e, qualora lo fosse stato, come mai non sia scattato il PEE (Piano di Emergenza Esterno) e tutte le misure conseguenti previste dalla legge in casi analoghi, tese ad evitare che episodi del genere si possano, nuovamente, ripetere.