venerdì 30 gennaio 2015

il fascino poco discreto del sindaco

Sono iniziate proprio oggi le riprese del nuovo film di Luis Buñuel (per l'occasione, resuscitato), dal titolo
"il fascino poco discreto del sindaco”.

Trama*
In un'immaginaria repubblica delle banane, si tenta di organizzare un’incontro in assise amministrativa tra sindaco e consiglieri comunali di maggioranza che, per vari motivi, non avrà mai luogo: un'incomprensione sul giorno dell'invito, un'incomprensione sul numero legale, una battuta da pesce lesso, l'insostenibile leggerezza dell'essere capace ad amministrare, una città in cui si assiste alla veglia dei cittadini morti, le manovre dell'esercito del “Partito del Rancore” nel giardino del municipio, ambientalisti che mangiano la salsa di primitivo, ecc. 
In questo film, il sogno e la realtà formano una miscela indissolubile come vuole la tradizione surrealista, di cui Luis Buñuel è capostipite e maestro.
La pellicola rivela i vizi di una società meschina, non vuole essere una vera e propria denuncia quanto un'ironica e surreale presa in giro di questa classe politica. 
Il primo cittadino e i suoi assessori sono dei gentlemen che nascondono, dietro al loro culto per le buone maniere, polemiche al limite del grottesco.
Particolarmente riusciti, e comici, sono i dialoghi: i personaggi si esprimono tutti in modo perfetto; il loro linguaggio è curato, elegante, contenuto, intriso di gentile ipocrisia.

Il mondo rappresentato da questo film non è né logico né razionale; vi sono diverse contraddizioni delle quali non viene fornita alcuna spiegazione; tutto ciò che accade è naturalmente accettato dai personaggi, anche nell'impossibilità o nella contraddizione; e ciò contribuisce all'atmosfera onirica nel senso più surrealista del termine. 

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