LA SCELTA DI TARANTO COME PRIMA DESTINAZIONE PER
L’ACCOGLIENZA E LO SMISTAMENTO DEI MIGRANTI SI STA RIVELANDO INEFFICACE E SBAGLIATA.
Il territorio sembra essere isolato e le istituzioni e le realtà del volontariato sembrano muoversi come monadi impazzite con enormi problemi di coordinamento.
Il territorio sembra essere isolato e le istituzioni e le realtà del volontariato sembrano muoversi come monadi impazzite con enormi problemi di coordinamento.
La
Puglia è stata sempre una terra ospitale. Fra le cose di cui possiamo essere
orgogliosi vi è sicuramente la generosità con cui, per primi e molto tempo
unici in Italia, abbiamo accolto diseredati di ogni provenienza, assicurando
loro ricovero, conforto e autentica solidarietà. Per noi Verdi, in particolare,
l’attenzione ai problemi del Sud del mondo non è solo un corollario, ma parte
integrante della nostra visione politica: crediamo infatti che solo un’equa
distribuzione delle risorse e la fine dello sfruttamento neocolonialistico nei
Paesi del cosiddetto Terzo Mondo possa assicurare pace e benessere anche ai
popoli economicamente più evoluti. Detto questo, però, non possiamo fare a meno
di esprimere alcune perplessità di fronte al fatto che il Governo abbia scelto
Taranto come la prima e per ora unica destinazione per l’accoglienza e lo
smistamento dei rifugiati. Tale scelta si sta rivelando inefficace e sbagliata
anche perché il territorio sembra essere isolato.
Le
istituzioni e le realtà del volontariato sembrano muoversi come monadi
impazzite con enormi problemi di coordinamento. Sembra mancare un coordinamento
tra il Governo centrale e le istituzioni locali che si è tradotto finora nella
oggettiva difficoltà di capire cosa serve e dove, visto che gli ospiti sono
alloggiati in zone diverse e lontane della città. A ciò l’associazionismo ha
supplito con la creazione di un coordinamento virtuale tramite social network
per cercare di gestire le numerose offerte di doni e di tempo messi a
disposizione dai tarantini, orientandole dove ce ne è più bisogno. In sostanza
i volontari si stanno sostituendo alle istituzioni e chiedono, a tutti i
cittadini, medicine, acqua, indumenti intimi. Alcuni volontari non dormono e
non tornano a casa per mancanza di assistenza e ricambio. Mancano soprattutto
medici e mediatori culturali. Insomma, pare che il Governo non abbia una
strategia nazionale seria e dimostra incapacità nell’affrontare la situazione.
Il tutto a scapito dei rifugiati, dei volontari e degli Enti locali. Con questa
nuova ondata di migranti, che le vicissitudini storiche hanno portato a bussare
alla nostra porta, appare palese quanto sia infinita la generosità dei
tarantini, in lotta contro le aziende inquinanti e per una migliore aspettativa
di vita.
gregorio
mariggiò – Portavoce dei Verdi per la Provincia di Taranto
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