sabato 8 giugno 2013

TARANTO RESPIRA - Taranto e l'Ilva, storia di un futuro negato


L’ultimo velo à caduto e non c’è più spazio per l’ipocrisia: Taranto è ormai condannata ad un futuro di acciaio, petrolio, cemento, sbugiardando i proclami dei nostri rappresentanti locali,regionali, nazionali, che a gran voce promettono e in silenzio con sempre più arroganza e protervia ci tolgono o si fanno distrarre tutti i progetti con fondi già stanziati, unica speranza per un futuro diverso per la nostra città.
La verità è questa: le nostre vite, il nostro sacrificio sono irrilevanti di fronte alle ragioni del mercato e, come tutte le vittime, non abbiamo né diritto di parola né di rappresentanza.
Ci ha provato e continua a provarci solo la Magistratura Tarantina a difendere i più elementari diritti dell’uomo e a ricordare che in uno Stato civile, chi inquina deve pagare. In tutti questi mesi il lavoro di questi coraggiosi giudici è stato scientificamente e pervicacemente smantellato da governi sempre pronti ad andare in soccorso dei potenti. Siamo arrivati così, con la nomina a commissario del già a.d. Enrico Bondi, al paradosso più estremo in cui il controllato diventa controllore
Ancora una volta il profitto e gli interessi della famiglia Riva hanno prevalso, in questa vergognosa pagina di storia, sui diritti alla tutela dell’ambiente e della salute, sulla dignità personale e sulla giustizia sociale. Tutto ciò in un contesto altamente compromesso dalla presenza di altri insediamenti industriali, vedi Cementir ed Eni, nonché numerosissimi inceneritori e discariche come se vivessimo in una metropoli di 2 milioni di abitanti.
Taranto Respira si rivolge al Sindaco, affinché faccia finalmente sentire , in qualità di rappresentante e primo tutore della salute dei cittadini,la propria voce ed esprima la rabbia, la frustrazione di questa martoriata città.

Abbiamo un punto fermo da cui partire, troppo spesso sottaciuto: l’annosa richiesta di risarcimento ai danni dell’ Ilva, condannata con sentenza già passata in giudicato, che già qualche mese fa ci era stata assicurata come giunta alla conclusione. E allora signor Sindaco, che cosa stiamo aspettando?

Nessun commento:

Posta un commento

e tu che ne pensi? :) lascia un commento qui